Siamo in pieno picco influenzale. Tanta gente è a letto con febbre, mal di gola, rinite e cefalea. Si parla ormai di epidemia influenzale. Niente allarmismi e ricorsi a cure eroiche con antibiotici, antinfiammatori e antipiretici. Generalmente i sintomi durano 2-3 giorni e si curano con il riposo a letto. Gli antibiotici sono farmaci attivi contro i batteri e l’influenza è causata da virus. Tante volte, a noi farmacisti, ci vengono richieste autoprescrizioni di antibiotici per un semplice mal di gola. A parte il divieto normativo che ci impone di non poter “prescrivere”, tanto meno non possiamo consigliare cure antibiotiche per un banale raffreddore. A parte il mal di gola, spesso accompagnato con febbre, l’influenza si manifesta con la tosse. La tosse si presenta a seguito di un’infiammazione della mucosa delle alte vie respiratorie. Inizialmente è secca e stizzosa, solo dopo diventa grassa e produttiva a seguito della produzione di catarro. La tosse è di solito soltanto il modo attraverso cui il corpo si libera da sostanze irritanti.
Ecco alcuni suggerimenti: 1. Se avete tosse secca e solletico alla gola, provate le pastiglie contro la tosse, non date però mai queste caramelle ai bambini di età inferiore ai 3 anni, perché possono provocare soffocamento
2. Utilizzate un umidificatore o respirate del vapore, entrambi questi rimedi aumentano il tasso di umidità nell’aria e possono aiutare a lenire la gola secca
3. Bevete molti liquidi, che aiutano a sciogliere il muco e ad agevolare la loro espulsione I medicinali specifici per la tosse agiscono quasi sempre sull’apparato respiratorio e i più diffusi sono gli sciroppi.
Per la tosse secca (i cosidetti sedativi) troviamo quelli a base di destrometorfano, butamirato e codeina (ricetta medica); per la tosse grassa (cosiddetti mucolitici) l’acetilcisteina, l’ambroxolo, la carbocisteina, la bromexina. Questa categoria di farmaci non è in grado di ridurre immediatamente lo stimolo della tosse, al contrario nelle fasi iniziali è possibile un aumento proprio perché in presenza di muco. Si elimina in questo modo la causa, pertanto la tosse viene realmente curata alla base. L’assunzione prematura di sedativi, in presenza di catarro, può provocare invece il ristagno del muco nelle cavità broncopolmonari e causare infezioni più o meno gravi. La dose consigliata degli sciroppi varia da 2 a 4 volte al dì, effettuando l’ultima somministrazione prima del riposo notturno. La tosse è un sintomo di difesa dell’organismo e va trattata solo in caso di forte fastidio. Da non sottovalutare quando persiste per molti giorni. Il medico sarà l’unico a dover stabilire la giusta terapia, aiutandosi magari con accertamenti radiografici.

Ecco la pagina di QUI NEWS nell’uscita dell’11 gennaio 2018

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