Sempre più spesso si sente parlare di agevolare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro ed incrementare allo stesso tempo la competitività dell’azienda. Con la legge 83/2017 artt. 18 – 23 il legislatore ha dato la possibilità di ricorrere ad una particolare forma di rapporto di lavoro chiamato Lavoro Agile o Smart Working.
Con questa formula il datore di lavoro e il lavoratore stabiliscono delle regole per cui lo svolgimento del rapporto di lavoro può avvenire in parte all’esterno dei locali aziendali, senza precisi vincoli di orario o di luoghi di lavoro e con l’utilizzo di strumenti tecnologici adatti al tipo di esigenze lavorative. Per cui le aziende che hanno la necessità di dover utilizzare particolari maestranze che a loro volta abbiano particolari esigenze familiari, possono ricorrere allo smart working, creando una sinergia con la quale il lavoratore troverà beneficio da tempi e modi di lavorare adatti alle proprie esigenze.
Per instaurare questo tipo di rapporto di lavoro, è necessario che datore di lavoro e lavoratore firmino un accordo dove siano precisati alcuni aspetti: la durata, le modalità di esecuzione delle attività all’esterno dei locali aziendali, come il datore di lavoro potrà dirigere e controllare l’operato del dipendente, i tempi di riposo del lavoratore, gli strumenti utilizzati e la tecnologia idonea per consentire al lavoratore di essere interconnesso con la struttura aziendale e la condotta comportamentale per eventuali sanzioni disciplinari.
L’azienda deve dotare i propri dipendenti di notebook e smartphone, ma anche di infrastrutture di rete che consentano di raggiungere i dati e le informazioni su cui il dipendente deve lavorare anche se non si trova fisicamente in ufficio. Il vantaggio per l’azienda non sarà quello di tenere connesso il lavoratore H24 e farlo lavorare di più per incrementare la propria produttività, ma sarà quello di abbattere i costi sui consumi quali illuminazione, climatizzazione etc. e cosa più importante, attraverso la maggiore flessibilità concessa al dipendete per conciliare la propria vita lavorativa con quella familiare, si auspica un aumento della produttività in relazione ad una maggiore soddisfazione e qualità della vita.

ECCO LA PAGINA DI QUI NEWS NELL’EDIZIONE DELL’11 OTTOBRE 2018

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