Tra le principali novità del modello 730/2018 c’è il nuovo termine di presentazione che quest’anno è il 23 luglio 2018. Entra a far parte del 730 la nuova disciplina riguardante i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo, situati in Italia, che non superano i 30 giorni stipulati dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa. Tali redditi sono considerati redditi fondiari per il proprietario dell’immobile. Inoltre a decorrere dal 1° giugno 2017, se conclusi attraverso soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare sono assoggettati a una ritenuta del 21% se questi ultimi intervengono anche nel pagamento o incassano i canoni. La ritenuta è effettuata nel momento in cui l’intermediario riversa le somme al locatore. È stato inoltre innalzato da 2.000 a 3.000 euro il limite dei premi di risultato da assoggettare a tassazione agevolata ovvero euro 4.000 se l’azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro e se i contratti collettivi aziendali o territoriali sono stati stipulati fino al 24 aprile 2017. Si segnala inoltre una serie di novità per quanto riguarda le detrazioni.
La prima è relativa al sisma bonus, che riguarda percentuali di detrazioni più ampie per gli interventi antisismici effettuati su parti condominiali e interventi che riducano la classe di rischio sismico.
La seconda riguarda l’eco-bonus che permette detrazioni più ampie per alcune spese di riqualificazione energetica. Inoltre, si segnala l’aumento del limite di detrazione sulle spese di istruzione da 564 euro a 717 euro per le spese di istruzione. Per quanto riguarda la detrazione sui canoni d’affitto degli studenti universitari, il requisito della distanza dall’università è ridotto a 50 km per gli studenti in zone montane o disagiate.
Relativamente alle spese mediche sono detraibili le spese sostenute per l’acquisto di alimenti ai fini medici speciali con l’esclusione di quelli destinati ai lattanti. In materia di crediti d’imposta è possibile fruire del credito d’imposta per le erogazioni cultura (art-bonus) anche per le erogazioni liberali effettuate nei confronti delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione.

Ecco la pagina di QUI NEWS nell’uscita del 15 marzo 2018

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