Che siano ereditarie, o acquisite con l’età, le malattie cardiache che affliggono i nostri amici a quattro zampe in questo periodo dell’anno, causa il grande caldo, possono scompensare improvvisamente e mettere a repentaglio la loro vita. Le prime manifestazioni di queste problematiche sono rappresentate da affaticamento, riluttanza al movimento, tosse fino ad arrivare a grave dispnea, respirazione a bocca aperta e rifiuto completo del cibo. Come per ogni patologia, la prevenzione e la diagnosi precoce risultano essere le armi migliori per allungare l’aspettativa di vita, ed è per questo che è consigliato fare una valutazione cardiaca specialistica e un esame ecocardiografico nei pazienti anziani, cioè in tutti i cani e gatti che abbiano compiuto i sette anni di età. Inoltre, sarebbe opportuno sottoporre ad uno screening cardiologico anche i soggetti giovani e i soggetti riproduttori appartenenti a quel gruppo di razze predisposte a cardiopatie, quali Alano, Labrador, Golden retriever, Bulldog inglese, Bouledogue francese, Bull terrier, Dobermann, Boxer, English springer spaniel, Barbone, Terranova, Beagle, Bassotto tedesco, Cavalier King Charles spaniel.

Anche alcune razze feline sono affette da una patologia cardiaca ereditaria, la cardiomiopatia ipertrofica: le razze più colpite sono Maine Coon, Ragdoll, Persiano ed i loro incroci, che possono sviluppare la patologia sia da giovani che da adulti.
Le varie cardiopatie sono per gran parte curabili con terapia medica, mentre solo alcune richiedono l’esecuzione di procedure chirurgiche specialistiche.

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