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di GABRIELLA TORRE/POGGIO MIRTETO – In redazione è arrivata una segnalazione riguardo la strada che collega il centro di Poggio Mirteto con Fuori Dazio, forse una dei percorsi più belli del Comune di Poggio: gli alberi dalle fronde larghe ci accompagnano verso la Macchiarella da dove si può ammirare il Soratte, che giganteggia solitario in mezzo alla valle del Tevere, e Poggio vecchio che sonnecchia sul fianco della collina. Un panorama suggestivo. Ma questa è un’esperienza che non è permessa a tutti. Avete mai provato a fare lo stesso tragitto con un passeggino? Inutile dire che tutto il romanticismo va a farsi benedire. Gli alberi bellissimi hanno interamente dissestato il marciapiede creando buche nelle quali le ruore si incagliano inevitabilmente. Bisogna quindi proseguire in strada nonostante via Roma (questo è il suo nome) sia il più frequentato accesso al paese con i suoi autobus di linea, macchine, camion, furgoni e compagnia bella. Se diventa un’impresa titanica per un genitore che porta il proprio figlio sul passeggino, figuriamoci le difficoltà di chi è in carrozzina. In quest’ultimo caso l’accompagnatore si trova costretto ad abbandonare il “marciapiede” e proseguire sulla strada. Tutto ciò, oltre che a creare ripercussioni sulla viabilità, mette soprattutto in una situazione di pericolo pedoni e automobilisti. Se questo vale per via Roma, è pur vero che via Matteotti, l’altro accesso al paese, ha subìto la stessa triste sorte. Nonostante la presenza del presidio ASL e della caserma dei Carabinieri, la via langue nelle stesse condizioni: marciapiedi impraticabili o quasi, rendono disagevole il loro utilizzo. Peccato, perché tra poco le foglie cadranno e, in un autunno così caldo, quanto sarebbe bello fare una passeggiata senza ostacoli?

POGGIO MIRTETO/TORRITA TIBERINA – Altra segnalazione, storia simile. Stiamo parlando della vecchia strada statale 313, ora regionale di Passo Corese, e più in particolare del tratto che si trova subito dopo il centro abitato di Poggio Mirteto Scalo, oltrepassato il bivio per Torrita Tiberina. Infatti, allo stato attuale, questo rimane per certi versi terra di nessuno. Mentre in entrata, nell’area di Borgo Sant’Antonio e di Capacqua, si stanno effettuando una serie di giusti interventi atti alla creazione di un marciapiede per i pedoni, per la zona in uscita tutto tace. Parliamo di un tratto molto particolare in cui sembrano presentarsi parecchi disagi per chi vi abita: spesso, in occasioni di piogge, si verificano allagamenti e il manto stradale si è logorato a causa del traffico intenso di macchine, autobus e camion. A questo si aggiunge la sua conformazione che, essendo priva di curve, invoglia gli automobilisti a percorrerla a velocità elevata diventando motivo di incidenti più o meno gravi. Nononostante la presenza di luoghi d’interesse come ristoranti, supermercati e uffici, non sono presenti strisce pedonali nè marciapiedi e chiunque abbia voglia di farsi una passeggiata, o anche soltanto di attraversare le carreggiate, deve confidare nel buon senso di chi si trova a bordo del mezzo motorizzato. In un momento storico come questo, in cui il centro abitato intorno alla stazione si amplia e si popola sempre di più, permettendo l’apertura di negozi e servizi, sembra quantomeno paradossale che non si ponga la giusta attenzione su elementi basilari ed elementari come un marciapiede o l’estensione anche per questa zona del limite di velocità presente a pochi metri di distanza.

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