La retina dei nostri occhi può essere paragonata alla pellicola della macchina fotografica. Con il termine di maculopatia intendiamo una qualsiasi malattia che colpisce la macula, cioè quella piccola parte centrale della retina che garantisce la visione distinta e colorata. Una lesione della macula può impedire la lettura, di riconoscere un viso o di infilare l’ago. Fra le maculopatie la più diffusa al mondo è la degenerazione maculare legata all’età: questa forma, spesso a carattere ereditario, consiste in una lesione della macula che appare dopo i 55 anni di età per poi progredire nel tempo con gravi danni alla funzione visiva. Nell’80% dei casi la degenerazione maculare legata all’età evolve nella forma secca che ha un decorso più lento ed in genere meno grave, mentre per il 20% l’evoluzione va verso la forma essudativa che velocemente procura gravi danni alla vista.

La degenerazione maculare comincia silenziosamente, tanto che spesso se ne accorge per primo lo specialista nel corso di una visita di controllo e fra i primi sfumati sintomi, oltre ad un modesto calo visivo, il paziente si lamenta di stancarsi presto durante la lettura, di rimanere facilmente abbagliato dalle luci, ma anche di vedere linee distorte. Se non si interviene in tempo con le cure appropriate, il danno alla visione progredisce fino ad arrivare a ostacolare le comuni mansioni della vita di tutti i giorni provocando quella che è definita come “cecità legale”: la persona ammalata non riesce più a leggere, ma nemmeno più a guidare l’automobile, attraversare la strada o distinguere un viso. È perciò fondamentale la prevenzione effettuando una visita specialistica che oggigiorno si avvale di esami sempre più facili da fare e contemporaneamente più accurati come l’OCT, o l’esame di Autofluorescenza. Importante è anche una corretta alimentazione ricca di sostanze antiossidanti ed una efficace protezione dai raggi ultravioletti utilizzando occhiali da sole certificati.

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