Oggi presentiamo Andrea Ruggieri , classe ’93,  allenatore dell’under 14 e secondo assistente di coach Nunzi.

Ciao Andrea! Essere così giovani ed avere la responsabilità di allenare dei ragazzi non è facile, quale è l’obiettivo di un bravo coach?  Abbiamo avuto modo di affrontare questo tema durante la recente riunione con lo staff tecnico. Dobbiamo formare i ragazzi prima ancora di formare il giocatore. Partire dalla disciplina e dall’educazione è fondamentale come base per creare ottimi giocatori. Ci impegniamo ad infondere il senso di responsabilità partendo dalle piccole cose: la puntualità, come si sta in campo, il rispetto per i compagni e per il luogo dove ci alleniamo.

Le difficoltà che incontri con ragazzi così giovani? La difficoltà più grande è aiutare i ragazzi a mantenere la concentrazione in campo. Oggi i giovani devono dividersi tra scuola, attività extra curriculari, sport e tempo libero. Arrivare a fine giornata con la voglia di allenarsi ma non a mente fresca non aiuta il nostro lavoro. E qui però che si vede la loro grande voglia di dare il massimo per la squadra, allenandosi con costanza e seguendo i consigli degli allenatori nonostante la stanchezza.

Cosa ti piace di più nel vestire i panni di allenatore? Allenare le giovanili è davvero bello, perché tutto quello che dici ai ragazzi lo apprendono in modo rapido e lo considerano importante. Ho iniziato ad allenare questi ragazzi solo da settembre eppure sono già cresciuti tantissimo facendo grandi passi avanti. Sono i loro progressi la cosa che mi piace di più di questo lavoro.

Con te un fido compagno di avventure, e tuo coinquilino, Andrea Auletta. Come vi coadiuvate nell’allenare i ragazzi?

Giusto, io e Andrea abbiamo la fortuna di vivere insieme e questo ci permette di avere tempo per preparare le sedute di allenamento e scegliere su cosa focalizzarci di più ogni singola volta. Inoltre nonostante anche Andrea sia giovane, la sua conoscenza da giocatore ci aiuta a lavorare molto bene.

Oltre ad essere allenatore dell’under 14 sei anche il secondo assistente di Coach Luciano Nunzi. Non posso non chiederti come è stata la tua esperienza in panchina durante la prima di campionato. Mi ero già emozionato con il pubblico nell’amichevole con Palestrina quindi vi lascio immaginare il mio stupore nel vedere un pubblico cosi caldo all’esordio. Ha realmente svolto il ruolo di sesto uomo in campo, è stato molto bello.

Perché i giovani dovrebbero avvicinarsi alla pallacanestro? Io vivo per questo sport proprio perché ritengo sappia formarti come  persona  e come sportivo a 360 gradi. È uno sport completo che ti aiuta a relazionarti con le persone creando rapporti sinceri con compagni e allenatori. Non è un caso se il mio migliore amico è un ex compagno di squadra. Questo sport crea davvero tante emozioni e non ho parole per descriverle. Spero con tutto il cuore che sempre più giovani possano provarle ed arricchirsi umanamente e sportivamente.

Rimaniamo in attesa del calendario ufficiale del campionato dell’under 14 e facciamo un grande in bocca al lupo ad Andrea ed ai suoi ragazzi!

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