di SIMONE IPPOLITI/MONTOPOLI IN SABINA – Segnatevi questo nome: Jamila Laurenti. Giovanissima di Montopoli in Sabina ha solamente 15 anni, ma è già campionessa del mondo. Un tavolo, una racchetta, una pallina da ping pong e il gioco è fatto; il resto ce lo mette lei. Questa passione me l’ha trasmessa mio padre che – racconta in esclusiva a Qui News – aveva iniziato proprio nell’oratorio della Chiesa di Montopoli, grazie a Don Carmelo che è venuto a mancare da poco.
DI PADRE IN FIGLIA – Era il 2001 e papà Giovanni, già sportivo di Biathlon e Motocross, non poteva immaginare che da lì a un anno sarebbe nata sua figlia, futura campionessa di tennistavolo.  Il mio nome l’ha scelto lui ispirandosi a una principessa nel film Sandokan – svela col sorriso Jamila. Ho vissuto a Montopoli fino alla seconda media, mi sono sempre trovata bene. Ormai mi sono trasferita da tre anni a Formia, ma quella rimane la mia casa. Vengo da una famiglia di sportivi (anche mamma Monika è stata un’atleta ndr) e l’amore per questo sport è nato quando avevo 8 anni. A casa mi allenavo sempre e un giorno venni selezionata grazie al “Progetto Italia” come una delle giovani più talentuose. Da lì iniziò la mia avventura con la Nazionale italiana, partecipando al mondiale di Strasburgo e arrivando terza nell’individuale. Sì, avete capito bene: a 9 anni Jamila indossava i colori azzurri per rappresentare l’Italia, ma era solamente l’inizio. Oggi faccio parte della Vallecamonica, una squadra in provincia di Brescia e anche della Nazionale italiana assoluta, dove al momento sono la più piccola.

QUALCOSA DI GRANDE – Il bagaglio è appena stato disfatto. Un borsone più pesante perché dentro c’è una medaglia, la più bella, quella d’oro. Alle Isole Fiji è stata un’esperienza pazzesca, dal viaggio infinito (quasi 3 giorni di volo ndr) all’emozione per la vittoria nella categoria doppio misto che mi è valsa il titolo di campionessa mondiale. Ero la rappresentante europea e ho giocato in coppia con un ragazzo cinese. Dopo la premiazione, nel corso della cerimonia – dice con tono quasi imbarazzato – ci hanno anche fatto ballare insieme…!
CRESCERE IN FRETTA – Racchetta e libri, sport e studio. Le giornate di Jamila vengono scandite da ore di allenamento e compiti. Questa è la mia passione, ci sono abituata. Non vado ad una festa dda circa cinque anni, ho rinunciato a questi aspetti della vita sociale da quando sono piccola. Un po’ di rammarico c’è; ho solo 15 anni e può pesare non uscire tutti i giorni come fanno le altre ragazze o magari avere il tempo per un fidanzato. Ripeto però, che questo sport mi riempie e sono soddisfatta della mia scelta. Ultimamente – aggiunge – ho avuto anche l’occasione di essere ricevuta dal Prefetto di Rieti e essere testimonial il 25 novembre (data del suo compleanno ndr) nella giornata contro la violenza sulle donne.
QUESTIONE DI SENSAZIONI – Ma l’occhio è più veloce di quella pallina impazzita? Questo sport è come una gara di scacchi giocata mentre si corrono i 100 metri. Ci vuole la massima concentrazione, con troppa tensione addosso non si va da nessuna parte. Il mio punto di forza è proprio la “testa”, non mollo mai, ma devo migliorare sui movimenti fisici, anche gli spostamenti in questa  disciplina sono fondamentali. E la dea bendata? Beh quando l’avversario centra il nastro e fa punto… penso che sia stato un po’ “fortunello” (ride ndr). Di solito non sono molto fortunata quando gioco, un paio di punti presi così non farebbero male.
5 CERCHI E NON SOLO – Dall’Argentina alla Francia, passando per il Giappone. Jamila ha già disegnato la sua personale mappa geografica ben appesa con 5 anelli. Le Olimpiadi giovanili di Buenos Aires del prossimo anno sono il mio obiettivo. Ora a febbraio cercherò di strappare la qualificazione nella tappa in Tunisia. La testa – racconta – va inevitabilmente anche a quelle di Tokyo 2020 e Parigi 2024.
E fa impressione pensare che in quest’ultima data Jamila avrà solamente 22 anni, ma già si immagina con la divisa indosso. Il mio sogno è quello di continuare la tradizione di famiglia entrando a far parte delle Fiamme Oro.

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