di GABRIELLA TORRE/MOMPEO – Un sogno, o per usare le parole del Sindaco di Mompeo, l’avvocato Silvana Forniti, “un grandioso quanto importante progetto”. Notevole è stata l’emozione da parte del primo cittadino nel corso della conferenza stampa di presentazione. Un momento importante anche per un’intera comunità che ha lavorato per realizzare l’osservatorio astronomico. Amministrazione comunale, Fondazione Varrone, Centro Nazionale Astroricercatori Indipendenti, ma anche tanti cittadini di Mompeo che hanno preso parte all’impresa fornendo materie prime e professionalità nei lavori necessari per accogliere il telescopio. In un momento in cui gli stanziamenti ai comuni vengono somministrati con il contagocce, gli ostacoli più difficili da superare sono stati quelli relativi alla realizzazione pratica dei lavori. Il palazzo baronale Orsini-Naro di Mompeo, di proprietà del Comune, era sicuramente il luogo più adatto, ma esigevanecessitava di lavori elettrici, elettronici e di particolari ristrutturazione per poter accogliere un telescopio.

Conferenza di presentazione

È stato allora che l’Amministrazione ha potuto contare sull’appoggio dei volontari che hanno messo a disposizione tempo, capacità e materiali per la realizzazione dei lavori di adeguamento della struttura. Dopo tanto lavoro finalmente eccolo lì: lo Schmidt-Cassegrain della Meade ha preso definitivamente posto sulla torre del palazzo baronale. Da qui, il suo occhio da 12 pollici, punta dritto verso l’infinito; alla ricerca di sciami di meteore, nubi interstellari, galassie e pianeti, ma non solo. Lo CNAI (Centro nazionale Astroricercatori Indipendenti), che avrà in gestione l’osservatorio per cinque anni, ha già le idee chiare: accanto alla ricerca, dall’autunno partiranno una serie di attività ed eventi di carattere didattico per introdurre le nuove generazioni all’astrofisica. Insomma, l’idea di tutti è quella di poter utilizzare al meglio quello che, è giusto metterlo in chiaro e ribadirlo, possiamo definire “un gioiello per tecnologia e per importanza, un caso unico visto che si tratta del primo osservatorio comunale della provincia di Rieti” come ha giustamente riferito il Sindaco Forniti (il “cugino” già esistente da anni a Frasso è privato).

Un’Amministrazione intelligente, enti disposti a credere  in un progetto, la collaborazione fra istituzioni e cittadini per il benessere del proprio paese, la partecipazione di esperti del campo: ci sono tutte le carte per poter dire che l’osservatorio di Mompeo sia nato sotto una buona stella. Non rimane altro che approfittare di questa ricchezza. In fondo per millenni l’uomo ha guardato al cielo, forse è giunto il momento di tornare a riveder le stelle…

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