FARA SABINA – Va avanti ad oltranza il lavoro dell’opposizione che in questi giorni sta incontrando i cittadini per rispondere a dubbi e perplessità in merito al buco di bilancio. Carte e documenti esaminati hanno messo in luce – secondo il gruppo di minoranza di Fara Bene Comune – una serie di criticità che sarebbero presenti anche nel bilancio di previsione 2017 e rischierebbero di alimentare ulteriormente un debito già corposo. Il consigliere Danilo Maestri, proprio per far luce sui nuovi dubbi, riferisce in una nota di aver incontrato in settimana il ragionier Camilli (responsabile del settore economico e finanziario del Comune di Fara in Sabina).

Ancora una volta sarebbe chiamato in causa il “famoso” Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE): uno strumento che nel bilancio previsionale serve per accantonare risorse e far fronte così ad eventuali “entrate mancate” derivanti dai crediti di dubbia o difficile esazione. Lo scopo principale del Fondo è quindi quello di limitare l’utilizzo di entrate incerte per spese effettive.

Le analisi portate avanti dall’opposizione di Fara Bene Comune evidenzierebbero, secondo il comunicato diffuso dal gruppo, delle anomalie proprio nel Fondo crediti di dubbia esigibilità e quindi nelle cifre ad esso riservate all’interno del bilancio previsionale approvato dalla maggioranza nel Consiglio dello scorso 16 giugno. In particolare, il consigliere Maestri racconta di essere perplesso per aver colto delle discrepanze significative tra il prospetto di calcolo del Fondo (timbrato e firmato dal ragionier Camilli) ed i dati presenti invece sul documento finanziario approvato una settimana fa in aula consiliare.

Nella nota diffusa in giornata, Maestri parla diffusamente di questa comparazione tra documenti

Martedì 20 giugno mi sono recato previo appuntamento presso l’ufficio della ragioneria del Comune di Fara in Sabina per incontrare il ragioniere Dottor Giancarlo Camilli, al quale ho esposto le mie perplessità iniziali, che poi si sono confermate come reali, in merito alla cifra accantonata nel Bilancio di Previsione della quota 2017 del FCDE. Dal prospetto di calcolo del FCDE che è in mio possesso, timbrato e firmato dal ragioniere, risultano imputate delle entrate diverse rispetto a quelle accertate sul Bilancio di Previsione approvato lo scorso 16 giugno: • Previsione di entrata Acqua: 960.000 sul prospetto del FCDE mentre in bilancio €. 1.295.000 Capitolo 620/1 • Previsione di Entrata Tari : 1.560.350 sul prospetto del FCDE mentre in bilancio €. 1.732.953 Capitolo 145/1 Calcolando che il FCDE per l’acqua accantona il 63% mentre per la Tari il 23% troviamo che nel Bilancio di Previsione vengono presi impegni di spesa per una cifra di €. 260.000 circa senza reali coperture. Sempre nel detto FCDE troviamo che la cifra appostata per l’inesigibilità delle sanzioni del Codice della strada sono pari al 6%, come dire che a Fara in Sabina chiunque prenderà una multa nel 2017 la pagherà! Quindi nel 2016 si accertavano entrate da codice della strada pari ad €. 80.000, mentre nel 2017 o meglio nel secondo semestre del 2017, si accertano entrate pari ad €. 235.000!!! Tralasciando che anche qui le cifre sono difformi in quanto nel prospetto di calcolo del FCDE troviamo 195.000 anziché 235.000 mentre nella delibera di GC n. 88 troviamo 225.000. Diciamo che il nostro Assessore al Bilancio o meglio il nostro Sindaco iniziano a dare i numeri! Vorrei farvi notare che ci sono due entrate non inserite nel calcolo del FCDE e sono l’IMU e l’Irpef Addizionale Comunale. Farei notare che tutto questo è possibile se si accertano come entrate di cassa ma anche qui c’è il Mago in opera cioè, l’Irpef incassata per il 2016 ammonta ad €. 980.000 circa (anche di questo ho la stampa con tanto di timbro) in Bilancio invece troverete €. 1.150.000!! Stessa cosa per l’Imu, le entrate accertate nel 2016 sono pari ad €. 2.300.000 delle quali però una cifra rilevante è la transazione per la centrale elettrica che ha fatto incassare al comune una cifra una tantum pari ad €. 400.000 e quindi anche qui possiamo dire che le entrate di cassa realisticamente conseguibili sono 1.900.000 a fronte di €. 2.210.000 appostate nel Bilancio. Questi 4 piccoli giochi di prestigio causeranno al nostro Comune un impegno di spesa di €. 700.000 per le quali al 99% (perché io non faccio il mago!!) non si avrà la copertura prevista. Il ragioniere ha comunque tenuto a precisare che il prospetto non è stato redatto da lui ma da una consulente esterna che sta collaborando con l’ufficio ragioneria.

Una nuova questione da affrontare per l’Amministrazione Basilicata che forse non pensava di farsi “fare le pulci” dall’opposizione, ma che comunque ora ha altri interrogativi dinanzi a sé.

 

 

 

 

 

 

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