La Storia è fatta di tante cose: di tasselli che compongono insieme un quadro identitario unico e irripetibile, di testimonianze raccolte, ma anche di memorie purtroppo perdute nel dimenticatoio, che vanno riscoperte e rielaborate per entrare a far parte di un bagaglio culturale inestimabile. Questa parte di narrazione è quella che più facilmente rischiamo di scordare, non si trova scritta nei libri di scuola, ma è nella mente di chi ha vissuto il territorio, dei nonni e degli zii che la tramandano oralmente; oppure rinchiusa negli archivi comunali, ma difficilmente condivisa con la collettività. Di queste realtà si è occupato il progetto Storie e Microstorie in Bassa Sabina, un’iniziativa finanziata dalla Regione Lazio e nata da un’idea dell’Unione dei Comuni della Bassa Sabina. La ricerca storica promossa dal progetto e coordinata dalla Fondazione Nenni ha così restituito alla luce testimonianze di vita nei nostri territori negli anni compresi dal 1914 al 1946.


Lo scopo era quella di raccontare come hanno vissuto le comunità locali, i singoli cittadini e le Amministrazioni del territorio quell’importante fase storica. Due sono stati i filoni di ricerca: – Uno dedicato alle Persone Comuni, che hanno vissuto esperienze dirette, che possedevano ricordi dei propri familiari o compaesani. Uomini di tutti i giorni, che si intrecciano con la storia ma esclusi dai libri di storia. – Uno dedicato alle Amministrazioni Locali, alle loro azioni testimoniate attraverso i documenti d’Archivio. Dieci le aree geografiche coinvolte: Cantalupo, Casperia, Forano, Montopoli, Nazzano, Poggio Mirteto, Sant’Oreste, Tarano, Toffia e Magliano Sabino. Molte le strutture che hanno dato il loro apporto: archivi storici, biblioteche, musei, istituti scolastici, associazioni ed istituzioni culturali, ma anche professionisti del territorio. “Un lavoro durato un anno, che – racconta il manager di progetto Andrea Leopaldi – ha dato molta soddisfazione e che ora sta restituendo alla collettività i preziosi prodotti sui quali abbiamo lavorato: il libro che racchiude i risultati delle ricerche storiche, una mostra itinerante, un percorso didattico pensato per i ragazzi delle scuole e il docufilm <<I luoghi della guerra>>” (di cui Qui News ha già parlato con un altro articolo nelle pagine della sezione Ricordo). Proprio in questo periodo nei Comuni coinvolti è iniziato il lavoro di presentazione del volume Storie e microstorie in Bassa Sabina e della mostra itinerante nati nell’ambito del progetto.
Nei giorni scorsi si sono svolti gli appuntamenti a Casperia e Sant’Oreste, mentre il prossimo incontro è fissato a Magliano: dal 15 a 30 del mese ci sarà in esposizione la mostra, mentre il 18 novembre alle 16 verrà presentato il libro; frutto di una ricerca senza precedenti nella nostra area geografica. Un prezioso allenamento per iniziare a pensare in grande o, come dice Andrea Leopaldi, “a sistema”; in un continuo dialogo tra paesi limitrofi, nell’ambito dell’Unione dei Comuni della Bassa Sabina e magari – diciamo noi – nella speranza di creare un circuito turistico e culturale che possa essere competitivo e valorizzi le nostre realtà territoriali come meritano.
Ed infatti il progetto ha guardato in questa direzione: “L’Assessorato e le Amministrazioni Comunali aderenti hanno agito con l’obiettivo di creare strumenti per il turismo culturale lavorando sul tema della memoria”. Questo quanto precisato in una nota da Ilario Di Loreto, Assessore alla Cultura dell’Unione dei Comuni. La speranza è che queste sinergie non si traducano in un caso isolato, ma i propositi sono promettenti: “Per l’immediato futuro – rivela Leopaldi – stiamo partendo con progetto dedicato ai siti di archeologia industriale per un rilancio turistico di questi luoghi”. Uniti si può crescere, si può riscoprire parte di un’identità condivisa che ci prepara ad andare lontano, per questo Qui News si augura di raccontarvi in futuro sempre più iniziative che partono dalla ricchezza della nostra Storia.

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