La guida in stato di ebbrezza è punita a norma dell’art. 186 co.2 lett. A-B-C del Codice della Strada il quale determina la gravità della violazione a seconda del livello alcoolico presente nel sangue. La norma prevede la soglia minima di punibilità in 0,5 g/l, considerando tale inosservanza mero illecito amministrativo sino al valore di 0,8 g/l. In caso di un tasso più elevato la trasgressione configura un reato punito con ammenda sino ad € 6.000,00 e con l’arresto sino ad 1 anno. Ciò non bastasse sono previste ipotesi aggravate che comportano un aumento delle pene, come ad esempio l’aver cagionato un incidente stradale oppure l’aver commesso il fatto oltre le ore 22,00. Nella maggior parte dei casi l’arresto viene sostituito con l’emissione di un decreto penale di condanna, mediante il quale viene irrogata un’ulteriore sanzione pecuniaria cumulata alla precedente. Tale decreto può essere opposto dall’imputato mediante la richiesta di oblazione, di giudizio abbreviato oppure chiedendo il patteggiamento. Lo stesso imputato potrà chiedere che la pena venga convertita in lavori di pubblica utilità, oppure potrà domandare la sospensione del procedimento con messa alla prova, svolgendo attività presso enti convenzionati con il Tribunale. Fermo quanto sopra, la violazione della norma in oggetto comporta altresì la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da un minimo di mesi 3 sino alla revoca nei casi più gravi, nonché in alcune ipotesi la confisca del veicolo. Avverso tale sanzione è possibile ricorrere al Giudice di Pace, ma l’emissione del successivo decreto penale potrebbe comunque prevedere un nuovo termine di sospensione, anche in caso di accoglimento del ricorso. Ciò detto si può in ogni caso chiedere al Prefetto un permesso di guida per motivi di lavoro in orari e giorni prestabiliti, anche se al riguardo va rilevato che il richiedente dovrà “restituire” in termini di sospensione della patente, il doppio delle ore concesse. Alla luce di tale quadro normativo, le soluzioni migliori appaiono le più semplici, ovvero, far guidare altri quando si beve, munirsi di etilometro nella vettura, facilmente reperibile e poco costoso, oppure scegliere un ristorante vicino ad un buon albergo.

ECCO LA PAGINA DI QUI NEWS NELL’EDIZIONE DEL 13 DICEMBRE 2018

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