L’insufficienza renale è una patologia che si riscontra frequentemente sia nel cane sia nel gatto, ed è caratterizzata dalla perdita progressiva della capacità da parte del rene di filtrare le sostanze prodotte dal nostro organismo, trattenendo quelle utili ed eliminando quelle tossiche. Le manifestazioni cliniche sono diverse, quali dimagrimento, letargia, aumento dell’assunzione di acqua e della produzione di urina, inappetenza, vomito, ma di solito compaiono quando più della metà dei nefroni (unità funzionale del rene) viene distrutta. Ovviamente questo comporta a livello medico una possibilità limitata nel curare la patologia che purtroppo, in questo stadio, ha prognosi infausta in tempi relativamente brevi. Nel cane le cause più frequenti sono leishmaniosi, pielonefriti, malattie autoimmunitarie, displasia renale, leptospirosi, mentre nel gatto sono la degenerazione/invecchiamento del rene e le malattie infettive. In generale la malattia renale può essere curata attraverso l’utilizzo di farmaci, integratori, fluidoterapia e alimentazione specifica, che agiscono migliorando la funzionalità renale, e ritardando il progredire del processo, ma che purtroppo non portano mai il paziente a guarire da questa patologia.
La buona notizia è che in questi ultimi anni sono stati fatti passi in avanti nella diagnosi precoce, permettendo al medico veterinario di riuscire ad individuare la patologia in tempi non sospetti. È quindi d’obbligo controllare la funzionalità renale in animali con patologie conclamate predisponenti la malattia renale, mentre è consigliato sottoporre il nostro cane o gatto adulto ad uno screening annuale, che può essere effettuato durante le visite di routine. Con procedure semplici poco invasive e a costi molto contenuti, possiamo fare diagnosi precoci, affrontando la problematica renale sul nascere, e quindi aumentando notevolmente le aspettative di vita dei nostri amici a quattro zampe.

 

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