Per una gestione improntata al cambiamento di una azienda il punto di partenza è sempre il check-up o diagnosi aziendale. Semplificando si può assimilare il controllo medico dello stato di salute fisica di una persona con quello di un’azienda o impresa; in effetti, le aziende –al pari delle persone- possono essere in salute, possono ammalarsi e spesso non intuire esattamente quale potrebbe essere la” malattia”. Il check-up aziendale svolge appunto la funzione di analisi dello stato di salute dell’azienda e può interessare una o più aree aziendali: la direzione, le vendite, la progettazione, l’approvvigionamento, la produzione, etc. Limitatamente alle performances economiche, finanziarie e patrimoniali aziendali, esistono degli indicatori che vanno costruiti a mo’ di cruscotto e perennemente monitorati.
INDICATORI ECONOMICI Tra i più diffusi si annoverano:
1. EBITDA che esprime la capacità dell’azienda di produrre reddito indipendentemente da fattori di natura patrimoniale e finanziaria. Quindi denota la convenienza e il valore di compravendita di un’azienda. Percentuali di EBITDA inferiori al 18/20% sono poco appetibili nel mercato;
2. EBIT che esprime il risultato al lordo di interessi e tasse; quindi esprime la capacità di produrre utili o perdite considerando ogni elemento necessario al funzionamento dell’azienda.
INDICATORI PATRIMONIALI Tra i più significativi rientrano:
1. L’indice di rigidità degli impieghi che confronta le immobilizzazioni sul totale dell’attivo;
2. L’indice di elasticità degli impieghi che mette a confronto l’attivo corrente con il totale dell’attivo;
3. L’incidenza dei debiti che indica il rapporto dei debiti con il totale dell’attivo;
4. L’incidenza del capitale proprio che confronta il patrimonio netto con il totale dell’attivo;
5. Il grado di capitalizzazione che confronta il patrimonio netto con il totale dei debiti correnti e consoli
dati;
6. Il rapporto tra attivo corrente e passivo corrente;
7. Il rapporto tra attivo immobilizzato e passivo immobilizzato.
INDICATORI FINANZIARI Con la crisi finanziaria del 2008, sono sempre più oggetto di attenzione gli indicatori finanziari, ancora più di quelli economici e patrimoniali. I più rappresentativi sono:
1. Indice di autocopertura delle immobilizzazioni (Cp/Im);
2. Indice di disponibilità (Ac/Pb); 3. Indice di liquidità rappresenta il rapporto tra liquidità immediata e quella differita (crediti verso clienti) con i debiti correnti.

Ecco la pagina di QUI NEWS nell’uscita dell’11 gennaio 2018

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