di ELEONORAFESTUCCIA/FIANO ROMANO –  La questione mensa scolastica tiene banco da un mese, ma ha fatto emergere problematiche che si trascinano da molto più tempo. Alcune strettamente connesse con la vita scolastica e l’alimentazione dei bambini, altre più legate a dinamiche politiche e partitiche. Nel maggio scorso, alcuni insegnanti dell’Istituto comprensivo fianese avrebbero avvisato i genitori di carenze nel servizio di refezione scolastica. Una segnalazione che si riferiva soprattutto alla scarsità delle porzioni, ma anche alla qualità dei prodotti. Immediatamente la notizia viene riportata su un documento firmato da mamme e papà dei bambini di prima elementare; arrivano le risposte del Vicesindaco e Assessore competente Santonastaso e del Presidente della Commissione mensa Luciana Ferreri, intanto chiudono le scuole. Alla riapertura ecco che riaffiorano problemi irrisolti; scende la goccia destinata a far traboccare il vaso: il 9 ottobre u.s esplode una lite tra una mamma della Commissione mensa e due inservienti. Uno scontro molto acceso, a seguito del quale le addette coinvolte sono state sospese dal servizio a scopo cautelativo, fino a quando la questione non verrà risolta nelle sedi opportune. Intanto, sempre il 9 ottobre, parte una lettera firmata da Presidente e Vicepresidente dell’Assemblea dei genitori. Nella missiva indirizzata a Comune e Commissione mensa, un report sottolineava le diverse criticità riscontrate a seguito di un’analisi dei verbali redatti dalla suddetta Commissione, per sottoporle all’attenzione degli organi competenti. Lite e lettera sono state al centro del dibattito; sia durante la seduta della Commissione permanente su scuola e politiche giovanili (riunitasi lo scorso 17 ottobre) sia nell’assemblea convocata ad hoc il 28 ottobre, alla presenza di genitori, Presidente della Commissione mensa e forze politiche. Un incontro che non ha ottenuto il numero di adesioni sperato e che ha lasciato di fatto la questione irrisolta; mentre sono montate le polemiche in merito a presunte strumentalizzazioni politiche, lasciando intravedere i sintomi di una crisi interna al centrosinistra fianese con le stoccate di Sindaco e Vicesindaco che hanno accusato esponenti del PD di strumentalizzare l’accaduto. Utilizzare i bambini e le preoccupazioni dei genitori per attaccare l’Assessorato e l’Amministrazione comunale tutta (di cui fanno parte anche i rappresentanti del PD) mi fa uscire dalla bocca una sola parola: VERGOGNA! – questo lo sfogo di Santonastaso sulla sua pagina Facebook. Lo scenario attuale sembra dunque poco confortante; ma tra accuse reciproche e dissapori la speranza è che non si perda il bandolo della matassa e che l’attenzione non venga spostata, casualmente o volontariamente, su aspetti che poco hanno a che fare con la sana alimentazione dei bambini.

LA POSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE – Il report pubblicato dal Presidente dell’Assemblea dei Genitori non è un riassunto dell’andamento del Servizio,  ma un’estrapolazione letterale delle presunte criticità riscontrate dai verbali redatti dalla Commissione mensa. Parliamo di presunte poiché i genitori della Commissione non sono tecnici del settore e pertanto ciò che viene rilevato può essere, come può non essere, un’irregolarità nell’espletamento del servizio. Così la nota diffusa sul sito istituzionale ben chiarisce la posizione degli amministratori che vogliono affrontare il problema, ma tentano di ridimensionarne la portata.

LA POSIZIONE DEI 5 STELLE – Ho già detto in diverse occasioni che non ci sarà nessuna strumentazione politica su questo tema – così dichiara D’Angelantonio a Qui News – Stiamo affrontando argomenti che riguardano i nostri figli. Non vogliamo vittorie o vantaggi politici, dobbiamo lavorare tutti insieme affinché i bambini abbiano il miglior pasto possibile. Si potrebbe partire dalle linee guida per la ristorazione scolastica redatte dal Ministero della Salute, perché se qualcuno ha studiato bene l’argomento è giusto adottarne i suggerimenti. Le indicazioni ministeriali ad esempio prevedono che il regolamento della Commissione mensa sia redatto dal Comune, mentre il nostro è stato scritto dal Consiglio di Istituto; va da sé che può essere carente anche in termini di nozioni giuridiche. Il prossimo passo potrebbe essere proprio questo: la redazione di un regolamento da parte degli uffici competenti. Inoltre – continua D’Angelantonio – è giusto valorizzare e non minimizzare l’apporto dei genitori della Commissione mensa; a tal fine abbiamo proposto di offrire loro una formazione in materia di HACCP; proprio per incoraggiare l’ausilio delle mamme e dei papà, che tra l’altro è previsto anche nel capitolato d’appalto.

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