FARA SABINA – Finalmente una casa per Samanta e per il suo bambino. La sua battaglia per avere un alloggio ATER è durata 7 lunghi anni, fino all’assegnazione lo scorso mese di dicembre che però, sembrava non concretizzarsi. La mamma aveva così lanciato un appello disperato negli ultimi giorni, rivolgendosi a Sindaco, Giunta e ATER. Nel video, che Qui news ha contribuito a diffondere, appariva provata ed esasperata soprattutto in vista dell’imminente sfratto previsto per il 30 gennaio pv. Una storia a lieto fine, che ha raccolto la solidarietà di tanti concittadini che ci hanno scritto privatamente per manifestare la propria vicinanza alla causa e per supportare il lavoro della nostra redazione.
La giornata è stata immortalata anche sulla pagina personale del Sindaco Basilicata che ha precisato che “Questa amministrazione da sempre ha espresso il proprio impegno sulla questione, e le decine di alloggi consegnati con l’Ater negli anni ne sono un esempio lampante”.
Commenti e “mi piace” di approvazione al post sponsorizzato di chi riconosce l’ottimo lavoro fatto dall’Amministrazione. Non sono mancate però le polemiche tra chi sottolinea la presenza del Primo Cittadino ad un evento del genere: “Da quando il Sindaco assiste alle consegne delle case popolari?” e chi sventola schede elettorali virtuali dicendo: “Cosa non si fa quando si avvicinano le elezioni per farsi vedere più bravi e più vicino alla popolazione” e chi infine ironizza: “Noi lavoriamo in silenzio (riportando le parole del Sindaco) poi però ci facciamo le foto per far vedere come abbiamo risolto una cosa su 1000…”.
Botta e risposta ormai anima e corpo dei social, ai quali non si sottrae nemmeno Basilicata che sottolinea: “Il nostro compito è quello di lavorare in silenzio per la risoluzione delle problematiche, senza seguire chi cavalca il disagio per propri bassi tornaconti (a chi si riferisce???) e chi insulta dall’esterno senza conoscere lo stato delle cose”.
Una storia quella di Samanta che ha coinvolto la comunità e mosso l’opinione pubblica a livello locale, ma che non ha risparmiato frasi al veleno di cui probabilmente si poteva fare a meno.

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