PONZANO ROMANO – Da oltre due mesi non si parla d’altro: l’ipotesi della nascita di una centrale biogas in località Brecceto, nei pressi dell’ex impianto di betonaggio della Romana Calcestruzzi, ha scatenato i commenti e le preoccupazioni dei cittadini residenti sia a Ponzano che nei comuni limitrofi. Dal 12 settembre scorso, data di approvazione della delibera che dava il via alle valutazioni di pubblica utilità in merito al progetto presentato dalla Sogliano Ambiente, si sono susseguite anche le richieste di chiarimento dei Sindaci dei paesi limitrofi.
In attesa di sapere qualcosa in più sul progetto specifico, la nostra redazione ha cercato di comprendere – attraverso il supporto del Dott. Francesco Petracchini, tecnologo del CNR-IIA (Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche) e responsabile del gruppo bioenergie – cosa sia una centrale Biogas e quali siano i vantaggi e gli svantaggi legati al suo utilizzo. “Non posso esprimermi sul progetto specifico, perché non ho avuto modo di esaminarlo. In linea generale, è sempre importante un momento di condivisione con la popolazione che, attraverso un processo improntato al dialogo, può comprendere anche gli eventuali benefici derivanti dall’installazione di centrali biogas. Tra l’altro, proprio riguardo a questo aspetto, il CNR-IIA – in partenariato con altri enti e organizzazioni attivi sul tema – sta lavorando ad ISAAC, un progetto finanziato dal programma europeo Horizon 2020, il cui scopo principale è quello di combattere i pregiudizi in quest’ambito, in modo da sostenere la diffusione del biogas/biometano nel mercato italiano e rendere più semplice la realizzazione degli impianti all’interno del contesto nazionale. Tuttavia – aggiunge Petracchini – è fondamentale che gli impianti siano ben condotti e sicuramente è preferibile l’utilizzo di rifiuti organici locali, in modo da ridurre i costi ed aumentare i benefici per le comunità locali. L’importante, ovviamente, è che non si tratti di una mera speculazione economica.”
Ma in parole semplici, cos’è una centrale biogas? “Nella digestione anaerobica – spiega Petracchini – la biomassa viene trasformata in biogas attraverso l’azione spontanea di particolari microrganismi presenti in natura. Il biogas prodotto è una miscela di anidride carbonica e metano e può essere bruciato per produrre energia rinnovabile. Le emissioni in atmosfera da combustione di biogas sono simili alle emissioni di una centrale alimentata a metano (o a “gas naturale”). Il residuo solido si chiama “digestato” e può essere trasformato in compost.”
Per ciò che riguarda vantaggi e svantaggi nell’utilizzo di impianti a biogas, Petracchini specifica che l’analisi va effettuata comparando questa strategia con gli altri metodi di trattamento dei rifiuti. “I vantaggi possono essere diversi: si recupera l’energia presente nei rifiuti; in questo modo, si evita di produrre energia da combustibili fossili e si riduce il riscaldamento globale (questo non è invece possibile se si usa il compostaggio o se si portano i rifiuti in discarica), si recuperano i nutrienti presenti nel digestato (impossibile se si usa la combustione negli inceneritori o se si portano i rifiuti in discarica), le emissioni in atmosfera da combustione di biogas sono simili alle emissioni di una centrale alimentata a metano (o a “gas naturale”) e di conseguenza, si emettono meno inquinanti atmosferici rispetto alla combustione negli inceneritori. In più – ricorda Patracchini – l’impianto funziona tramite un processo biologico spontaneo, quindi ci sono bassi costi e poca manodopera. Per quanto riguarda gli svantaggi invece, uno di questi è che non funziona per alcuni tipi di rifiuto (plastica, legno ecc), oppure, ad esempio, se l’impianto è molto grande (sopra i 10 MW) e viene alimentato con biomassa proveniente da altre regioni, aumenta il traffico di camion sul territorio. Infine la biomassa in ingresso può emettere odori sgradevoli se non viene stoccata in modo corretto.” Un momento importante quello che sta attraversando la nostra area territoriale, una fase in cui sarà senza dubbio necessaria la partecipazione attiva dei cittadini che devono essere informati sulla natura del progetto (sul quale non è al momento possibile esprimersi nello specifico) e sugli eventuali cambiamenti che porterà. Iniziamo sgombrando il campo da pregiudizi.

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