Il rischio della società attuale è l’omologazione programmata. A consumatori uguali si vendono prodotti uguali: livello basso, minori costi, maggior guadagno. A plasmare l’appiattimento universale ci pensa il potere manipolatorio della comunicazione: la ripetizione del messaggio, lo inculca fino a farlo diventare verità passivamente accettata. E così finiamo per mangiare le stesse cose o vestire allo stesso modo. E vedere gli stessi film. Così da anni, fra gli usi natalizi (che non sono tradizione), c’è quello del cinepanettone: commediola insulsa con ingredienti codificati: comici bolliti, situazioni pruriginose, gag da avanspettacolo, grazie esposte dalla bellona del momento, turpiloquio. Perché l’appiattimento è sempre verso il basso. Invece si può godere di una serata al cinema con la leggerezza cui il periodo ci esorta, ma avendo rispetto della nostra intelligenza. Per i bambini c’è la Pixar, con un altro film che mira ad iscriversi nella lista dei loro capolavori: “Coco”, storia di un bambino che sogna di diventare musicista. Ma istruttiva può essere la visione di “Dickens – L’uomo che inventò il Natale”, biopic dedicato all’autore di “Canto di Natale”, con Christopher Plummer nei panni di Scrooge.
Per i tanti che, ormai adulti, conservano ancora vivo lo spirito fanciullesco, l’appuntamento è stato il 13 dicembre, data di uscita del nuovo episodio, l’ottavo, di “Star Wars: Gli ultimi Jedi”. Chi vuole ridere può non rinunciare a una satira intelligente, seguendo le esilaranti vicende dei ricercatori – spacciatori nel sequel della commedia più irriverente degli ultimi anni: “Smetto quando voglio – Ad honorem”. Ma occhio anche “Il premio”, primo film di Alessandro Gassman, impreziosito della presenza di un mito della comicità come Gigi Proietti. Se invece volete concedervi il piacere del brivido, imperdibile è il nuovo adattamento del più famoso giallo di Agatha Christie, “Assassinio sull’Orient Express”, con un cast stellare che comprende nomi come Penélope Cruz, Johnny Depp e Michelle Pfeiffer. Infine, per chi si appassiona a storie intense e cariche di sentimento, torna Ferzan Ozpetek che si immerge in un’altra città carica di fascino con il suo “Napoli velata”, assieme ad attori di spessore come Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi ed Isabella Ferrari. Rivendicare la propria identità e scegliere un film in base alle proprie inclinazioni è un atto di ribellione contro chi ci vuole trasformare in polli da batteria. E anche andare al cinema può diventare una piccola, quotidiana, bomba contro il sistema.

Condividi!

Condividi quest'articolo dove vuoi.