FARA SABINA – Anche quest’anno l’Associazione gemellaggi di Fara Sabina sarà impegnata nel progetto di accoglienza dei bambini saharawi, che ogni estate arrivano per fuggire al caldo del deserto, con temperature che raggiungono i 50 gradi e sono impossibili da sopportare nelle tendopoli dei campi profughi. La storia del popolo saharawi che lotta per il suo diritto all’autodeterminazione e lo fa in modo pacifico, con la sola “arma” del diritto internzionale, ha fatto breccia nel cuore di molti cittadini farensi che da quasi 30 anni si impegnano per garantire quanto meno un periodo di refrigerio ai piccoli ambasciatori di pace. Il progetto ha preso il via negli anni ’90 su impulso di Fabrizio Zonetti e ancora oggi impegna giovani e meno giovani nell’organizzazione delle giornate, delle attività e delle eventuali visite mediche per i piccoli saharawi.

Negli anni, in tanti hanno dato il loro contributo e alcuni – come ad esempio Roberta Falasca e Lorenzo Cannella (Presidente dell’associazione gemellaggi) – non hanno mai mollato la presa coinvolgendo anche i più giovani e sensibilizzandoli di fatto alla causa saharawi. Il progetto sposato dall’Associazione dei gemellaggi si inserisce in un’iniziativa più ampia che coinvolge migliaia di bimbi che nel periodo estivo vengono ospitati in diversi Paesi europei: non solo in Italia, ma anche in Francia e in Spagna. L’accoglienza italiana – ricorda Maria Letizia Rubini, del Direttivo dell’Associazione gemellaggi – conta circa 2000 bambini ospitati ogni anno, concentrati in misura maggiore nelle città del nord e gestiti dalle Associazioni che si adoperano per ospitarli. Quest’anno saranno dieci i piccoli ambasciatori di pace ospitati dal Comune di Fara Sabina e accolti anche nei Comuni di Napoli, Formia e Morlupo.

I bambini arriveranno a Fara Sabina il 22 luglio, dove rimarranno fino al 5 agosto. A farsi carico dei costi di accoglienza e gestione sono le stesse Associazioni impegnate nelle attività, che organizzano eventi di raccolta fondi nel corso dell’anno o in concomitanza dell’arrivo dei piccoli. In tanti, dando anche solo un piccolo aiuto, potranno contribuire a questo programma di accoglienza, donando ad esempio cibi a lunga conservazione o altro genere di prodotti. Il consiglio è quello di consultare il gruppo Facebook dell’Associazione dei Gemellaggi di Fara Sabina, soprattutto a ridosso della data di arrivo dei Saharawi, per capire quali siano le necessità primarie a cui far fronte.

Ma l’opportunità più interessante, rimane quella di partecipare direttamente e attivamente al progetto. L’associazione infatti, ricerca volontari che vogliano essere coinvolti nelle attività durante la permanenza dei bambini. Chi fosse interessato può contattare Maria Letizia Rubini al numero 328 4798565. Anche un piccolo ritaglio di tempo può essere utile, insieme si può costruire qualcosa di buono. Perché, come dice un proverbio saharawi, una mano sola non applaude. 

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