Sono a casa, mi tolgo il cappotto e le scarpe e li posiziono sotto il “sanificatore UV”; visto che i miei figli non sono ancora arrivati apro i regali che ho comprato per verificare che tutto funzioni… in realtà è una scusa bella e buona per divertirmi con le loro cose! La temperatura interna è ottimale e il riscaldamento di base è sempre attivo, ma si adegua quando viene rilevata la mia presenza in casa ed in una specifica stanza. Stessa cosa per le luci Smart e le finestre oscuranti lcd, che si attivano in base alle condizioni di luminosità esterna ed interna. Oltre alla pianificazione di base per fasce orarie tutti gli apparati
IoT, a supporto del confort generale degli occupanti, vengono gestiti dal software di controllo in modo “personalizzato” tenendo conto delle preferenze e delle abitudini degli occupanti della casa: tutto grazie all’intelligenza artificiale applicata alla domotica moderna! Ma se si vuole partecipare attivamente, tutti gli apparati possono essere controllati semplicemente con la voce: “Per favore accendi la TV e cerca dei video musicali degli anni ‘80…” a questo punto il mobiletto basso e lungo inizia ad aprirsi e lo schermo si “srotola” completamente per entrare nella modalità di riproduzione video! Si può anche srotolare parzialmente per visualizzare informazioni meteo, l’orario, o riprodurre della musica dal diffusore integrato. Al giorno d’oggi con un “assistente vocale” si può intrattenere una conversazione utilizzando il linguaggio naturale e senza comandi predefiniti da memorizzare, tecnologia anche utile per le persone in età avanzata o con disabilità. È tempo di un po’ di relax “… preparami un caffè grazie!”. Adesso scarto il regalo di Leo: l’ultimo grido dei visori per la realtà virtuale, corredato da una bella tuta “sensoriale” e da un “tapis roulant” su cui si può camminare a 360°! Il casco che ha uno schermo avvolgente con risoluzione 8K non ha bisogno di un computer per funzionare e si collega in wireless ad internet. Questi visori non si usano solo per “videogiocare” ma ad esempio per accedere a Facebook VR ed incontrare i propri amici sui social, per visitare posti lontani sulla Terra o addirittura sulla Luna o su Marte: è infatti sufficiente collegarsi da remoto a dei piccoli automi che si spostano in base ai vostri comandi. La tuta è piena di sensori, serve sia per rilevare ogni singolo movimento del corpo e permette di “sentire” gli oggetti che si toccano.

ECCO LA PAGINA DI QUI NEWS NELL’EDIZIONE DEL 17 GENNAIO 2019

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