di SIMONE IPPOLITI/CAPENA –  Un giorno i ragazzi di Capena ne sentiranno parlare. Scatti fotografici, testimonianze racconteranno ciò che accadde in quell’agosto del “lontano” 2017. Fu un’estate caldissima e purtroppo, in tutta la zona, verrà ricordata come quella degli incendi: focolai impazziti e quasi incontrollabili, che solo grazie al sacrificio delle forze impegnate furono domati.

Solo pochi mesi prima, più precisamente il 12 giugno, Roberto Barbetti viene eletto Sindaco per la seconda volta, dopo 18 anni dal suo primato mandato. “Mi avete regalato il sogno di Ulisse che torna nella sua Itaca” scrisse su Facebook. Nonostante tutto difficilmente Barbetti avrebbe pensato di ritrovarsi in una vera propria Odissea, solo pochi mesi dopo. Un inferno di fiamme che ha avvolto il paese portando l’Amministrazione a richiedere lo stato di calamità, con l’obbligo di evacuazione dalle zone colpite e allestendo un campo della Croce Rossa all’interno dello Stadio Leprignano.

Volti ricoperti dalla fuliggine, magliette adagiate sulle spalle per il caldo insopportabile e un’umanità travolgente che ha fatto sì che le fiamme di Capena, venissero al più presto consegnate alla storia, liberando il presente da quelle ore di paura. Gli occhi che fino a quel momento aveva fotografato solo il nero del fumo, quelle orecchie che avevano ascoltato il rumore dell’acqua lanciata dai canadair, quelle mani sporche e intrise dal sudore, ora possono assaporare il gusto della rinascita.

Il 14 agosto, poco prima di scendere tra le vie di Capena in occasione della Festa dell’Assunta, il Sindaco Barbetti ha convocato tutti i corpi di soccorso che hanno contribuito a proteggere il paese, consegnando loro un tizzone non più ardente: simbolo di una vittoria di tutto il popolo capenate. Menzione speciale per il Vigile del Fuoco Antonio Orlandi che ha salvato due giovani concittadini dalle fiamme, Marco Pavan, elicotterista che ha rischiato la vita nelle operazioni di spegnimento e per Roberto Saccomandi che si è occupato in maniera esemplare della gestione idrica durante l’emergenza.

Quest’estate 2017 però verrà ricordata anche per altri due piaghe che perseguitano il territorio di Capena: la crisi idrica e il problema rifiuti. La lunga siccità ha portato, come condizione naturale, inevitabili disagi alla popolazione, situazione poi, ulteriormente aggravata dall’emergenza incendi. “In questo mese e nei seguenti – come ha annunciato lo stesso Sindaco sui social – ci dedicheremo al passaggio obbligatorio all’Acea con la quale però dobbiamo fare un accordo che garantisca entrambi le parti. Investimenti necessari, anche e soprattutto sui depuratori…”. Le condizioni estreme di un’estate caldissima e la presenza di discariche a cielo aperto, hanno “contribuito” ad alimentare focolai.  Sul problema rifiuti si era già espresso ai nostri microfoni il Consigliere di maggioranza Sante Egidi  – “Non si può sempre agire sulle emergenze, bisogna mettere in atto misure per combattere il fenomeno sin dalle origini”.

Ora è il momento di ripartire. Lo sa il Sindaco, lo sa l’Amministrazione, ne sono consapevoli anche i cittadini, che nella tragicità dei fatti, si sono uniti, creando quello spirito necessario per uscire dall’anonimato. Voglia di riscatto: dare a Capena ciò che merita. Deve essere questo il motto su cui ripartire.

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