di ROBERTO PANETTA / RIETI –  Madame Bruni, un ‘salto’ nella storia. Quei salti che l’hanno resa l’autentica promessa dell’atletica leggera italiana, nella specialità salto con l’asta, e lei si dice pronta a puntare sempre più in ‘alto’. Sette record nazionali, un bronzo juniores mondiale e, in ultimo, la vittoria nei campionati assoluti indoor di Ancona lo scorso 18 febbraio, tanto per citare alcune prestazioni di spessore. Roberta Bruni nasce a Roma l’8 marzo del 1994 e cresce a Nazzano, dove vive tuttora la sua famiglia. Frequenta dapprima le medie a Poggio Mirteto e poi le superiori a Passo Corese.
Ma è proprio a Poggio che, improvvisamente, cambia la sua carriera sportiva, lei che sin da piccola praticava judo. Un giorno infatti Riccardo Balloni, insegnante di educazione fisica, viene chiamato come supplente, per una settimana, alle scuole medie di Poggio Mirteto e nota in Roberta delle qualità fisiche straordinarie. Pronti via e nel 2006, appena 12enne, la Bruni entra nella ‘Atletica Studentesca CA.RI. RI’, allenandosi al ‘Guidobaldi’ di Rieti, città dove vive.
Attualmente fa parte del gruppo sportivo dell’Arma dei Carabinieri. Inizia così il binomio vincente B&B, Balloni e Bruni, l’allenatore e l’allieva che lo segue in ogni minimo consiglio. La Bruni inanella un successo dietro l’altro, salto dopo salto, centimetro dopo centimetro.

Nel 2008-2009 vince i primi titoli giovanili nazionali da cadetta. Nel 2011 ottiene l’ottimo quinto posto al mondiale giovanile di Lille, sfiorando il podio. Poche settimane dopo arriva la medaglia d’oro a Trebisonda, al Festival Olimpico della Gioventù Europea. Nel 2012 è medaglia di bronzo al mondiale juniores di Barcellona. Ma non è tutto, nel 2013 arriva il record italiano di 4,60 metri ai campionati assoluti indoor italiani. Esordisce con la nazionale maggiore agli europei assoluti indoor di Göteborg del 2013, fermandosi però in qualificazione, stessa sorte anche agli europei assoluti outdoor di Zurigo nel 2014. Nel 2016 ad Ancona è stata vicecampionessa italiana promesse indoor.

 
Poi una serie di infortuni, prima ad un piede e poi all’altro, ne rallentano un po’ la scalata, ma l’astista si rialza più forte che mai, pronta a saltare sempre più in alto. Ad Ancona infatti quest’anno, il 18 febbraio, arriva il primo posto agli assoluti italiani indoor, vinti con un salto di 4,35 metri. Prossimo obiettivo gli europei di Berlino dal 6 al 12 agosto, piede sinistro permettendo, la Bruni sta recuperando infatti a tempo di record da una microfrattura all’astragalo: “Ce la sto mettendo tutta. Entro il 18 luglio devo riuscire a saltare 4,45 metri, è la misura minima per accedere all’europeo, voglio esserci per forza e vincere una medaglia”, racconta l’astista a Qui News.
A ritmo di musica commerciale e house-techno (così si carica prima delle gare), sotto i colpi scanditi della batteria, da sempre lo strumento musicale preferito da Roberta e che ora tiene come un cimelio nella casa della mamma a Nazzano, nulla è impossibile, per il salto più importante. Quello che potrebbe portare la talentuosa astista all’Olimpiade di Tokyo nel 2020: “è il mio sogno, ma prima voglio regalarmi qualche altra bella soddisfazione”, sorride emozionata la Bruni.

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